Marzo 2025

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Sterilizzazione: si o no?

Spesso, coloro che si accingono ad accogliere un cucciolo di West Highland White Terrier, maschio o femmina che sia, danno per scontato che il loro nuovo compagno di vita prima o poi vada sterilizzato. Vorrei precisare che non è assolutamente un obbligo ricorrere a questo pesante intervento ma a quanto pare, i medici veterinari presenti sul nostro territorio, lo consigliano vivamente anche in assenza di una reale necessità ma solo a scopo preventivo. Meglio analizzare i pro e i contro prima di prendere una decisione, pro e contro che ho raccolto un po’ dal web e un po’ dai veterinari. Iniziamo con i vantaggi: • “si riduce il rischio di infezioni e tumori”. Questa affermazione mi sembra ovvia: più asporto organi più diminuisce (o meglio, si annulla) il rischio che patologie possano intaccarli; • “I maschi tendono ad essere meno aggressivi”. Sicuramente, riducendo l’istinto sessuale e quindi la competizione con soggetti dello stesso sesso, viene meno quella necessità di supremazia che spesso degenera in risse; • “minor pericolo di fughe amorose”. Un maschio sterilizzato infatti non e’ attratto più di tanto da femmine in calore che possono trovarsi nei paraggi. Sono convinta però che ogni proprietario coscienzioso, si sia preventivamente preoccupato di rendere la propria casa sicura per impedire fughe, prima di accogliere il cucciolo; • “allunga la vita perché riduce il rischio di malattie”. Su questa affermazione avrei qualche perplessità. Se ciò fosse vero, se la sterilizzazione fosse una sorta di elisir di lunga vita, ciascuno di noi umani si sottoporrebbe ad un intervento di sterilizzazione. Passiamo ora ad analizzare gli svantaggi: • sedentarietà e conseguente aumento di peso dovuti anche a squilibri ormonali, possono costituire uno degli effetti collaterali della sterilizzazione; • consideriamo anche eventuali rischi di complicazioni collegate all’intervento chirurgico; • e’ una pratica irreversibile: una volta fatta, non si torna indietro. E’ spesso ci si pente. In Italia, la maggior parte dei veterinari consigliano ai possessori di cani (ovviamente parliamo di privati) di effettuare la sterilizzazione dopo il primo calore nelle femmine e dopo un anno nei maschi. Esattamente il contrario accade nel nord Europa dove viene consigliata se non in caso di reale necessità, in presenza quindi di patologie o necessità relative alla convivenza con altri animali. Per una serie di motivi appoggio quanto suggerito dai professionisti nordici. Avete idea degli sconvolgimenti sia fisici che psichici che questo può provocare nel vostro amico? E non si tratta di una stupidaggine, come tanti la descrivono. La natura crea esseri perfetti nei quali ogni organo è collegato agli altri mirando ad un equilibrio messo a dura prova dalla sterilizzazione. E per ripristinarla non sappiamo quanto tempo sarà necessario e se mai ciò potrà avvenire. Infine una mia osservazione molto “terra terra”: si cerca un cane di razza, magari di ottima genealogia, pagando una cospicua cifra, e poi? Lo si sterilizza! Non sembra un controsenso?      

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Il Toelettatore: come sceglierlo.

L’istinto porterebbe senza dubbio al negozio vicino a casa, carino e ben arredato, consigliato da conoscenti e da ottime recensioni, gestito da personale sempre sorridente e amorevole verso i clienti a quattro zampe. Il problema è che tutto questo costituisce l’apparenza ma di sostanza c’è ben poco. Partiamo da tre parole di origine anglosassone che è bene sapere: stripping, grooming e trimming. Con il termine stripping indichiamo la tecnica con la quale si favorisce il ricambio del pelo, togliendo con una leggera pressione quello morto, più lungo, lasciando quello in crescita, ancora ben radicato. Questa procedura risulta necessaria se si parla di “peli duri”, propri di molte (ma non tutte) razze Terrier, Schnauzer, Bassotti a pelo duro. Con grooming si intende invece la toelettatura vera e propria, ossia la regolare manutenzione del pelo o, se si preferisce, la sua costante gestione in modo che il mantello del nostro West Highland White Terrier risulti sempre in ordine. Comprende quindi anche un leggero stripping. Infine il trimming riguarda le rifiniture per un risultato ottimale, sempre naturale e mai artefatto. Come precisato sopra, il pelo del West Highland White Terrier, non solamente per essere uno dei più problematici tra tutte le razze canine (a fini espositivi), va costantemente gestito e, nel caso in cui ci si trovi in presenza delL’indesiderato pelo morbido sarà necessario qualche intervento in più. Sconsigliato, almeno che certe patologie lo richiedano, l’utilizzo della cosiddetta macchinetta o del taglio a forbice. Torniamo al punto: il toelettatore! Qualsiasi operatore del settore si presenterà a voi come un vero esperto e appassionato della razza. E’ un po’ come chiedere all’oste se il suo vino è buono. Purtroppo però solo in pochi possono vantare reali competenze a proposito. Il primo scoglio che molti professionisti non riescono a superare è proprio lo stripping. Non tutti lo sanno fare correttamente e tanti dicono di farlo ma poi il pelo, vuoi per carenza di tempo, vuoi per incompetenza, risulta tagliato. Il primo passo da compiere è indubbiamente chiedere un nominativo all’allevatore dal quale abbiamo acquistato il cucciolo di West Highland White Terrier. Se ne fosse sprovvisto, potrebbe essere utile chiedere al toelettatore che più ci ispira fiducia, una sorta di curriculum ossia foto di “lavori” fatti, eventuali sue partecipazioni a gare di toelettatura o ancora meglio, di esposizioni canine. Chiedere inoltre di poter rimanere nel locale durante il trattamento, almeno per la prima volta. Infine un consiglio che credo possa essere molto utile: abituate il vostro cucciolo ad essere spazzolato su tutto il corpo (non solo sulla schiena!) in modo che quando arriverà il momento di passare sotto le mani di un estraneo, fronteggerà la situazione come un vero Terrier sa fare!      

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